Potenziamo l’autostima del nostro bambino!
La vita di noi genitori è fatta di entusiasmi, perché ci troviamo costantemente in situazioni in cui i nostri figli imparano a fare una cosa per la prima volta; ad esempio quando iniziano a muovere i primi passi, quando infilano il primo cubetto nell’incastro giusto, quanto riesce il primo lancio lungo con la palla.
Ci troviamo spesso a dire “Bravo! Bel lavoro! Sei così intelligente”;
Tutti esempi di frasi che sentiamo spesso al parchetto e che tutti noi diciamo sempre.
La ricerca scientifica si è dedicata alla comprensione su come e quanto questo tipo di lode influisce sull’autostima dei bambini e sulla loro tendenza a sperimentare cose nuove.
Tra tutti i dati abbiamo trovato molto interessante il concetto di “mentalità fissa” e “mentalità di crescita” di Carol Dweck, psicologa e ricercatrice che ha cambiato il pensiero su come i genitori e gli educatori dovrebbero reagire di fronte alle vittorie e ai fallimenti dei bambini.
Una persona con una mentalità di crescita crede che qualità come intelligenza, talento e creatività possano essere sviluppate attraverso lo sforzo e l’apprendimento dagli errori. Una persona con una mentalità fissa crede che queste qualità siano qualcosa che hai o non hai e non possono essere cambiate. Una frase come “non sono bravo a giocare a calcio” è un pensiero che mostra una mentalità fissa, “posso migliorare nella lettura” esprime una mentalità di crescita.
La vera novità è che il modo in cui reagiamo ai successi e ai fallimenti dei bambini modifica la loro mentalità.
E’ stato scoperto che ai bambini a cui viene detto “sei così intelligente”, “sei un atleta”, “sei il mio artista”, tendono a sviluppare una mentalità fissa, divenendo poco propensi ad affrontare le novità. Il fallimento è poco tollerato e la non riuscita in un compito si traduce in pensieri che veicolano giudizi con frasi come “non sono bravo…..”.
Al contrario i bambini che sono lodati per i loro sforzi piuttosto che per l’obiettivo raggiunto tendono a credere che l’errore sia naturale e fa parte del processo di apprendimento. Sono quindi più capaci ad affrontare nuovi compiti e nuove sfide, credendo di poter migliorare; ciò si traduce in una migliore autostima, resilienza e successo scolastico.
Alcuni suggerimenti pratici per promuovere una buona autostima in tuo figlio:
- Premia lo sforzo e non il risultato. Se ha costruito una torre molto alta:
risposta mentalità fissa “che bella torre, sei bravissimo a costruirla!”
risposta di mentalità di crescita “è molto difficile fare una torre così alta, ti sei concentrato molto” - Piuttosto che risolvere il problema per tuo figlio, usa domande che lo aiutino a ragionare. Se si sta arrabbiando perché non riesce ad infilare un incastro:
risposta mentalità fissa “non ti arrabbiare, devi infilarlo così il cubo”
risposta di mentalità di crescita “ti stai impegnando molto, ma c’è un altro modo per provare ad infilare quel cubo?” - Normalizza l’errore “hai fatto un errore, è normale quando si sta imparando”
- Presta attenzione al tuo modo di pensare, siamo il modello da cui apprendono di più. Controlla se anche tu rispetto ai tuoi errori dici frasi come “sono una disastro a giocare a cucinare” piuttosto che “devo ancora migliorare a cucinare”.
All’inizio è molto strano ragionare e parlare in questo modo, non ci viene naturale e ci richiede sforzo. Ma con il tempo vedremo i benefici, che aumentano con la crescita del nostro bambino.
Facilmente scappa un “brava” (quanto è difficile sradicare le abitudini!) ma con la stessa facilità piano piano si riesce a riflettere prima di parlare e a pensare ad un commento centrato sull’impegno e lo sforzo piuttosto che sul risultato.
E’ una grande sfida quotidiana anche questa perché richiede al genitore di fermarsi una attimo e riflettere sul proprio comportamento.