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I primi giochi ad incastro (10-12 mesi)

Oggi parliamo dei giochi ad incastro, che possiamo iniziare a proporre dai 10-12 mesi circa. Non dobbiamo ovviamente avere l’aspettativa che a questa età siano in grado di farli, ma ciò che conta è l’osservazione del gioco fatto dal genitore e la manipolazione del gioco stesso con cui il bimbo entra in confidenza.

Solitamente consigliamo di scegliere gli incastri piani, come questi.

Perché? Hanno il pregio di proporre al bambino incastri sul piano orizzontale, aspetto molto importante quando approccia questa attività per le prime volte. Molti giochi propongono gli incastri sul piano verticale o obliquo, richiedendo capacità di coordinazione oculo-manuale complesse che, nelle prime fasi d’interesse, rischiano di essere d’intralcio allo scopo dell’attività: il riconoscimento delle forme e degli spazi e la comprensione dell’obiettivo del compito (problem solving).

Un altro motivo importante è proprio la presenza del pomello sulle forme che rende il compito più adatto anche ai bimbi più piccoli, permettendo di raggiungere lo scopo dell’incastro in modo autonomo rendendo il bimbo più sicuro e felice e soprattutto esercita la motricità fine della presa a pinza della mano.

In commercio esistono incastri piani singoli, come quelli montessoriani, che hanno due vantaggi:

– permettono di focalizzare l’attenzione del bambino su un solo stimolo, un solo compito e un solo obiettivo

– permettono di utilizzare il concetto di gradualità: si presenta prima la forma più semplice come il cerchio, per poi passare al quadrato e al triangolo.

 

Vi starete chiedendo “se i nonni ci hanno già regalato uno con tante forme come faccio?” Niente paura! Presenta al bambino il gioco con un solo compito, partendo dal cerchio e, se necessario perché il bimbo è attratto dagli altri stimoli, copri con il tuo corpo le parti restanti del gioco in modo da lasciare visibile solo il cerchio. Una volta consolidato il compito potrai inserire le altre figure.

Qui potete trovare un esempio di gioco piano molto carino, ma con più stimoli (cerchio, quadrato, triangolo, rettangolo, pentagono)

Come giocare:

Siediti vicino al bambino e di fronte all’incastro, con la presa a pinza (pollice, indice e medio), afferri il pomello dell’incastro, la sollevi lentamente e la poni all’altezza dello sguardo del bambino. Con l’indice dell’altra mano passa il contorno dell’incastro e poi tutto il contorno dell’incavo sulla cornice. Questo ci permette di mantenere viva l’attenzione del bambino, che possiamo anche richiamare se sfugge, e gli permette di percepire la corrispondenza tra forma e incavo.

Poi puoi procedere a completare l’incastro.

Ora il bimbo potrà provare da solo. Ripeti il tuo esempio più volte.

Con questo tipo di attività andiamo a lavorare su più aree:

  • Sviluppo motorio:

– motricità fine: attraverso i piccoli movimenti della mano e delle dita e la presa a pinza (pollice,indice,medio)

– coordinazione oculo-manuale: l’utilizzo degli incastri richiede un lavoro congiunto di mano, occhi e mente.

  • Sviluppo cognitivo:

– capacità di problem solving: il compito propone un chiaro obiettivo da raggiungere; il bambino imparerà quindi a sviluppare strategie di risoluzione del compito

– conoscenze semantiche: attraverso i sensi, come il tatto e la vista, impara a connettere il nome della forma alla propria immagine, attribuendogli successivamente il nome (etichetta semantica, es: cerchio)

  • Sviluppo del linguaggio:

– ampliamento del vocabolario, impara i nomi delle forme quando il genitore li denomina

Come scegliere i primissimi giochi ad incastro per i nostri bimbi?

Si a:

  • incastri piani ed orizzontali
  • incastri che abbiano una sola forma presentata (es. solo cerchio, solo quadrato etc).

No a:

  • incastri in verticale o obliquo
  • incastri che propongono insieme cerchio, quadrato, triangolo etc