Perchè giocare..
Semplice.
Giocare significa emozionarsi. I bambini nei primi mesi di vita sono dei calmi osservatori del mondo attorno a loro. Attraverso i primi scambi con l’adulto imparano a connettersi con lo stato emotivo del genitore. Per questo un adulto felice, divertito, consapevole del gioco che sta facendo con il proprio bimbo riuscirà più facilmente a trasmettere le proprie emozioni.
Il bambino inizierà a scoprire e conoscere le prime emozioni, imparando a dargli un nome e quindi a riconoscerle.
Giocare significa anche potenziare il cervello. Lo sviluppo cerebrale del bambino inizia da quando è nella pancia della mamma e nei primi tre anni di vita si ha uno sviluppo importantissimo con infinite possibilità e nuove connessioni tra neuroni. Tutti i bimbi nascono con molte più connessioni cerebrali di quelle necessarie e quelle non utilizzate muoiono con il tempo.
Quindi possiamo dire che la genetica stabilisce le potenzialità di sviluppo di un bambino ma come esse si esprimeranno dipenderà dalle esperienze del bambino durante i primi anni di vita e quindi dagli stimoli a cui è esposto.
Il cervello è una macchina flessibile e si potenzia a seconda della qualità di benzina che gli diamo!